domenica 27 giugno 2010

Oggi, pensando di tornare a casa.


Nasce un sorriso.
Ripenso alla mia vita e mi accorgo che alcune persone hanno sempre fatto parte di me.
Penso a quanto amore ho ricevuto, in dosi quotidiane, tutti i giorni.
Penso a mia madre, quando urlava che non ci sopportava più, che non saremmo mai cresciute.
Poi di colpo da quel giorno, sono qui...in una città che non è mia, ma che adesso mi appartiene, in una vita che non so se mi stia troppo stretta o troppo larga, nel susseguirsi di giorni sempre nuovi a modo loro.

Meno 3...poi torno all'odore della buona cucina di Nonna Olga, ad una mamma sempre troppo impegnata, ad un padre che riveste il ruolo di amico di famiglia...agli zii, ai cugini, agli amici...a tutto quello che era e che va' periodicamente in standby per qualche mese, per riprendere esattamente da dove era rimasto in sospeso. E sono felice, sono fortunata. So di esserlo.
Ma la sensazione è che non basti mai.
Intanto, continuo a godermi l'attesa prima del ritorno a tutto ciò che, invece, è mio e me lo sento scorrere nelle vene.

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