martedì 29 giugno 2010

Che paura

Oggi pomeriggio Morfina si è trovata con la coda chiusa nella porta, una porta schiantata a 80km/h dalla corrente.
Sembra che alcune cose debbano obbligatoriamente girare così,cinque minuti prima che accadesse, Maso mi aveva detto di stare attenta alle porte o i gatti si sarebbero fatti male, cinque minuti dopo ero in lacrime a gattoni a cercare di acchiappare la fogotta per vedere se si era rotta qualcosa.
Per fortuna che la nostra veterinaria è una tipa paziente e consolante, anche perchè altrimenti non avrebbe potuto essere la dottoressa dei miei fagotti...una "mamma" apprensiva non tutti sanno calmarla.
Adesso vado a coccolarmela un pò quella piccola fagottina bianca.

lunedì 28 giugno 2010

I doveri son doveri.

Adesso mi sento meglio, ieri avevo detto che avrei fatto qualcosa che non credevo di fare mai...invece l'ho fatta.
A volte può essre davvero molto gratificante assolvere un "dovere".

domenica 27 giugno 2010

Quando meno te lo aspetti

Ci voleva la mia assenza, ma dopo quattro anni di "tribolazioni", finalmente Maso ha ordinato una pizza a domicilio.
Da non crederci.
Domani tocca a me dover fare qualcosa che pensavo di non dover fare mai.

Un toccasana per l'autostima...


Rob mi ha detto:"Il cocomero asinino è una pianta dalle caratteristiche insolite: quando il frutto è maturo, si apre e sputa fuori i semi, che possono arrivare anche molto lontano. Nelle prossime settimane, Pesci, somiglierai a questa pianta. Sarà il momento ideale per diffondere la tua influenza e offrire a tutti i tuoi doni speciali. Il mondo t’implora di condividere con lui il tuo spirito creativo, preferibilmente sparandolo a raffica molto lontano".

Grazie Rob...ma in questo momento a raffica sparo solo NH3, H2O, CH3COOH, Ca(OH)2...non credo che il mondo sia molto interessato, ma proverò a "ingurgitare" tutto ciò...sperando, chissà, di passare finalmenete questo esame,che ormai va oltre le gratificazioni universitarie, ormai è una questione di principio.

Oggi, pensando di tornare a casa.


Nasce un sorriso.
Ripenso alla mia vita e mi accorgo che alcune persone hanno sempre fatto parte di me.
Penso a quanto amore ho ricevuto, in dosi quotidiane, tutti i giorni.
Penso a mia madre, quando urlava che non ci sopportava più, che non saremmo mai cresciute.
Poi di colpo da quel giorno, sono qui...in una città che non è mia, ma che adesso mi appartiene, in una vita che non so se mi stia troppo stretta o troppo larga, nel susseguirsi di giorni sempre nuovi a modo loro.

Meno 3...poi torno all'odore della buona cucina di Nonna Olga, ad una mamma sempre troppo impegnata, ad un padre che riveste il ruolo di amico di famiglia...agli zii, ai cugini, agli amici...a tutto quello che era e che va' periodicamente in standby per qualche mese, per riprendere esattamente da dove era rimasto in sospeso. E sono felice, sono fortunata. So di esserlo.
Ma la sensazione è che non basti mai.
Intanto, continuo a godermi l'attesa prima del ritorno a tutto ciò che, invece, è mio e me lo sento scorrere nelle vene.

sabato 26 giugno 2010

Venerdì.

La città si trasforma in una giungla.
Ed io scopro di non essere così selvaggia.
Imbottigliata in via Irnerio per un'ora, arrivo ad Anzola troppo tardi, le donne mi aspettavano gia da un pò.
E dopo lunghissimi calcoli di chimica, durati fino alle cinque, mi sono rifiondata nella stessa giungla del mattino, ma con una variante...venerdì pomeriggio, fine settimana lavorativa, voglia di tornare a casa, voglia di appropiarsi del week-end ed io di corsa, con il pesce che mi aspettava, pronto per essere cucinato.
Sola, nel traffico, a combattere per tornare a casa...e quando arrivi non ti sembra vero di esserne uscita indenne, senza nemmeno un graffio, ma soltanto con il limite di sopportazione giornaliero sotto le suole delle ballerine che, adesso, non sopporti più.
Home.
Butti la borsa per terra, ti togli le scarpe, ti alzi i capelli e ad aspettarti, sempre con il solito entusiasmo, Nefi e Morfins, la voglia di coccole e le richieste di attenzione di un'intera giornata.
Il resto della serata è stata di relax e soddisfazioni, lingiune agli scampi, orata in salsa verde, macedonia di pesche bianche e lamponi, il tutto scientemente annaffiato da Cartizze e da buona compagnia.
Cose piccole così...come avrebbe detto Fred Buscaglione.
Adesso sorrido.